“El tabaco es una novela y el cigarro un poemita amargo que hace mucho daño“, Miguel Barnet
E se all’improvviso, mentre siete al lavoro, avviluppati nella solita monotona routine, occupati in un noioso e ripetitivo copy -paste sull’acerrimo file excel, qualcuno iniziasse a leggervi un libro per tenervi compagnia…come reagireste?
Anche se puó sembrare strano esiste davvero chi ha avuto quest’idea e l’ha convertita in una professione.
Si tratta del lector de tabaquería ovvero colui che legge ad alta voce (el lector appunto) nelle fabbriche di sigari piú famosi…quelli cubani por supuesto.
L’ origine di questo mestiere risale al lontano 1865 quando, gli operai di un sigarificio iniziarono a pagare un lettore affinché li intrattenesse, durante la lunga e ripetitiva giornata lavorativa.
Il “lector” leggeva quotidiani e soprattutto romanzi, spaziando dai piú leggeri fino alle opere piú ampie e complesse di illustri autori come Victor Hugo e Shakespeare, che piacquero tanto da dare il nome a due note marche di sigari: Montecristo e Romeo y Julieta.
E cosí, leggendo ad alta voce tra le foglie di tabacco, la figura del lector si é consolidata nella tradizione cubana fino ad arrivare ai giorni nostri.
Certamente oggi il lettore ha perso il fascino di un tempo, in pochi sono quelli che interpretano il testo ed in molti invece quelli sostituiti da un autoparlante ma, nonostante tutto, resta un mestiere che mi affascina per il suo sapore antico in contrasto con un’epoca di rivoluzione tecnologica, dove l’avvento dell’ebook sta cambiando la concezione del libro ed il modo di leggerlo.
Una maniera peculiare di trasmissione della cultura in attesa da tempo di un degno riconoscimento.